Triora: il misterioso borgo delle streghe

Panorama di Triora, Imperia

Triora è un incantevole borgo medievale situato nell’entroterra della Riviera Ligure di Ponente, immerso nella suggestiva Valle Argentina, in provincia di Imperia.

Arroccato su un’altura a circa 800 metri di quota, questo piccolo paese conserva intatto il fascino di un tempo, con le sue strette vie lastricate, le antiche mura e le case in pietra che sembrano sospese tra storia e natura. Triora è un luogo dove il passato si respira ad ogni angolo, tra architetture medievali e panorami mozzafiato che si aprono sulle montagne circostanti e sulle vallate verdeggianti.

Il borgo è noto anche per la sua atmosfera misteriosa, legata a un episodio storico che ha segnato profondamente la sua identità: la celebre caccia alle streghe del XVI secolo, che ha lasciato tracce indelebili nella memoria collettiva e nella cultura locale.

Tuttavia, Triora è molto più di questo: è un concentrato di tradizioni, arte e natura, un luogo dove è possibile immergersi in un’esperienza autentica e lontana dal turismo di massa. Visitare questo piccolo borgo, che conta circa 400 abitanti, significa scoprire un angolo di Liguria ricco di fascino, storia e leggende, perfetto per chi ama esplorare borghi dal carattere unico e suggestivo.

Triora e le sue streghe

La storia delle streghe di Triora è uno degli episodi più drammatici e famosi del tardo Cinquecento in Europa, che ha segnato profondamente l’identità del borgo.

Tra il 1587 e il 1589, in un contesto di grave carestia e crisi economica che colpì duramente la Valle Argentina, la popolazione, spinta dalla disperazione e dalle tensioni sociali, iniziò a cercare capri espiatori tra alcune donne del paese. Queste donne, spesso appartenenti al quartiere più povero chiamato “La Cabotina” ma anche di condizioni sociali più elevate, furono accusate di stregoneria, malefici e patti col demonio, ritenute responsabili delle calamità che affliggevano la comunità.

La caccia alle streghe fu promossa con zelo dagli inquisitori Girolamo del Pozzo e Giulio Scribani, che arrivarono a Triora su richiesta delle autorità locali. Furono arrestate decine di donne, molte delle quali sottoposte a torture inumane per estorcere confessioni. Alcune morirono durante gli interrogatori, altre si suicidarono per sfuggire alle sevizie. Le case di alcune di esse furono trasformate in prigioni e luoghi di tortura, come la celebre “Ca’ de baggiure” (ovvero Casa delle streghe).

Il processo coinvolse circa cento sospetti su una popolazione di 2.500 abitanti, creando un clima di paura e sospetto che si estese anche ai paesi vicini. L’Inquisizione stessa intervenne in seguito, denunciando gli eccessi di crudeltà e cercando di porre fine alla persecuzione.

Oggi, Triora non nasconde questo passato oscuro ma lo valorizza culturalmente con musei, convegni e iniziative che approfondiscono le radici storiche e sociali di quei fatti, offrendo una chiave di lettura più completa e riflessiva su un evento che ha segnato la storia del borgo e dell’imperiese.

Il Festival delle Streghe e luoghi interessanti

Un altro luogo significativo è la Chiesa di San Giovanni Battista, dove si svolgevano alcune delle funzioni religiose legate ai processi e dove ancora oggi si possono ammirare affreschi e architetture che testimoniano l’importanza della fede nella vita della comunità di Triora.

Nei dintorni del borgo, si trovano inoltre sentieri e antiche mulattiere che conducono a luoghi simbolici, come la Pietra delle Streghe, un masso dove, secondo la leggenda, le donne si riunivano per i loro riti. Ogni anno, a Triora si tiene un evento culturale molto sentito, il Festival delle Streghe, che si svolge generalmente in estate e comprende spettacoli teatrali, rievocazioni storiche, mercatini artigianali e conferenze.

Questo festival non solo celebra la memoria storica, ma promuove anche una riflessione critica sulle tematiche della persecuzione, della superstizione e dei diritti umani, coinvolgendo studiosi, artisti e visitatori in un dialogo aperto e stimolante.

Infine, Triora offre anche itinerari tematici che combinano la visita ai luoghi storici con escursioni nella natura circostante, permettendo di scoprire il paesaggio montano e la biodiversità della Valle Argentina, unendo così cultura e ambiente in un’esperienza completa e autentica.

Come raggiungere Triora

Arrivando dall’autostrada A10, è necessario uscire al casello di Arma di Taggia, conosciuto anche come Sanremo Est, e da lì seguire le indicazioni per Taggia.

Proseguendo verso l’interno, imboccare la strada statale 548 che risale la valle fino a Triora. Il percorso è di circa 30 chilometri, ma è bene tenere sempre presente che la strada è piuttosto tortuosa e richiede almeno 40 minuti di guida.

Se invece si opta i mezzi pubblici, la soluzione più pratica è arrivare in treno fino alle stazioni di Taggia Arma o Sanremo, entrambe ben collegate con il resto della Liguria e con la Francia.

Da lì è possibile prendere l’autobus della linea 16 gestita da Riviera Trasporti, che raggiunge Triora con una fermata a pochi minuti a piedi dal centro storico. Tuttavia, gli autobus non sono molto frequenti, quindi è importante consultare gli orari in anticipo per organizzare al meglio il viaggio.

In generale, Triora è un borgo piuttosto isolato e poco servito da mezzi pubblici, quindi per visitare anche i dintorni o spostarsi con flessibilità, è bene considerare l’auto come mezzo principale.

Maggio 7, 2025
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