Laigueglia

  • Abitanti: 1.758 (dati aggiornati al 30-6-2019) fonte: Wikipedia
  • Altitudine: 6 metri s.l.m.
  • Comuni limitrofi: Alassio e Andora
  • CAP: 17053
  • Nome abitanti: laiguegliesi
  • Santo patrono: san Matteo (21 Settembre)
Uno scorcio di Laigueglia

Laigueglia è un comune del savonese con 1758 abitanti. Il centro urbano mantiene salda la sua aria da antico borgo di pescatori, con i suoi viottoli, o carruggi, arroccati, le barche variopinte e le piazzette sul mare, allietata dalla colorazione lilla delle case. Conosciamo meglio la storia del piccolo borgo e vediamo cosa vedere a Laigueglia durante una breve vacanza.

Laigueglia: il borgo dei pescatori con le case lilla

Laigueglia sorge tra Alassio e Andora, sulla Riviera di Ponente ligure. Deve il suo nome alle aquile dipinte sulle insegne romane e, oggi, presenti sullo stemma del paese. Da borgo di pescatori trasferitisi da Andora, Laigueglia fu acquistato da Genova nel 1609. Durante tutto il Seicento, l’economia di Laigueglia continuò a crescere, grazie soprattutto alla costruzioni di navi su commissione e alla raccolta del corallo. La raccolta del corallo attirò l’attenzione dei catalani, che numerosi si trasferirono nel borgo.

L’intera storia di Laigueglia è attraversata da scontri e battaglie. Alcune per l’indipendenza, in primo luogo da Andora, che però ebbe vita breve.

Il borgo, infatti, pur essendosi liberato dal controllo del vicino paese nel 1794, divenne dominio francese, poi austriaco, per poi tornare francese e, in seguito, essere annesso al Regno di Sardegna.

La geografia del territorio, che divenne località turistica nel XIX secolo, è piuttosto varia. Si passa rapidamente dai paesaggi collinari alle spiagge di sabbia finissima, dagli uliveti e dalla brughiera alle acque cristalline, dalle rocce a picco sul mare ai moli che si spingono tra le onde. Certamente, questa varietà è una delle migliori carte a disposizione del borgo, che riesce ad accontentare i gusti di tutti i turisti.

L’arte locale

Laigueglia non è un comune ricco di monumenti e grandiose opere d’arte; fatto salvo per l’oratorio seicentesco di Santa Maria Maddalena, il bastione costruito per difendersi dagli attacchi dei saraceni, la chiesa parrocchiale e la cappella della Madonna delle Penne.

In particolare, quest’ultima chiesetta deve il suo nome ad un’iscrizione posta ai piedi della statua e recitante: Nostre Señora de la peña. Il significato dell’iscrizione è: “Nostra Signora della roccia”, appellativo attribuito probabilmente per la posizione aggrappata alla roccia a picco sul mare; ma col tempo la fonologia del nome è stata modificata fino a giungere a quella attuale.

Comunque, Laigueglia non è noto per queste opere artistiche, bensì per le sue ambientazioni. Ovunque ci si volti, all’interno del paese, si possono cogliere le espressioni di un’arte locale incentrata sullo stretto rapporto tra uomini e mare. Questo rapporto, infatti, è la linfa che ha alimentato per anni la vita del borgo e che continua a farlo, dando impulso alla creazione di un’arte locale, fatta di barche, maioliche del colore del mare.

A questi si aggiungono moli, scorci di litorale, vele sventolate dal libeccio e dal maestrale, sabbia, spiagge e mercati del pesce.

Oggi, sebbene l’edilizia abbia contaminato molto luoghi, cementando, costruendo e rivestendo strade un tempo terrose, il borgo di Laigueglia è rimasto autentico, non ha perso i viottoli, le piazzette da cui si vede il mare e se ne sente profumo, né i suoi originali colori.