Il castello di Spotorno è una delle principali fortificazioni di carattere militare presenti nella zona.
Si tratta di un edificio realizzato per difendere la costa e, in tal senso, comparabile a tante altre strutture simili, è stato eretto su un colle, in zona rialzata per poter permettere un maggiore controllo sul tratto di mare di fronte alla cittadina.
Castello di Spotorno: la struttura
La fortezza che stiamo analizzando è situata sul rilievo opposto a quello dove è presente la torre Coreallo, e si erge sulla nuda roccia. Per quanto riguarda la struttura vera e propria, questa si presenta con una pianta rettangolare, costruita in muratura mista di pietra e mattoni.
La cortina di nord-ovest mostra ancora le strette feritoie dove correva il camminamento di ronda.
Evidenze di caditoie si trovano sulla cortina di sud-ovest, sopra la porta di ingresso centrale, e sulla cortina di nord-est. Praticamente si trattava di botole dalle quali i difensori potevano lanciare proiettili, massi e liquidi bollenti sopra gli assedianti.
Proprio in questa porzione di struttura, sono rimasti residui delle mura perimetrali del comprensorio.
Una storia tormentata
La realizzazione di questa struttura risale a tempi piuttosto antichi, antecedenti o contemporanei alla dominazione dei vescovi di Savona.
Nonostante le sue origini non siano del tutto chiare, alcune documentazioni citano il castello di Spotorno come già presente nel 1180 (risultando una proprietà della diocesi savonese).
Curiosamente, proprio poco dopo questa data, la struttura è stata abbattuta dalla città vicina Noli per poi essere ricostruita nel 1218. La “nuova” fortificazione però, ebbe vita alquanto breve.
Nel 1227 infatti, la popolazione di Noli e Segno, fedelissimi di Genova, distrusse nuovamente il castello. Il tutto molto probabilmente sotto la regia, neanche occulta, della “Superba” che probabilmente non ha voluto esporsi troppo contro il Vescovo e la Chiesa stessa…
La terza ricostruzione
Tra il quattordicesimo e il quindicesimo secolo, la struttura venne nuovamente eretta e, nel 1333, il castello figurava tra le proprietà del Comune di Savona.
In seguito a un lungo periodo, l’edificazione passò in mano alla famiglia dei De Loterio che, dalla seconda metà del cinquecento fino alla prima guerra mondiale furono proprietari del castello di Spotorno.
Una triste fine
Nonostante la struttura non possa vantare una storia particolare, ad oggi risulta in stato di rovina e abbandono. Un vero peccato per quello che, nonostante tutto, resta un pezzo di storia del savonese.
Nel secolo scorso furono fatti degli studi archeologici, ma il risultato di questo interesse sul sito è rimasto in pubblicazioni specializzate, senza mai catturare l’attenzione del grande pubblico.
Nel 2016, grazie al Comune di Spotorno, in collaborazione con varie associazioni culturali e al professor Carlo Varaldo, ordinario di archeologia medievale dell’Università di Genova e direttore scientifico dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, si è tenuta una conferenza che ha illustrato il resoconto di quegli scavi.
Probabilmente il Comune è in grado di soddisfare eventuali richieste con qualche testo che racconta quel simposio. Chi lo sa se un domani non troppo remoto, quando ci si chiederà cosa vedere a Spotorno, questo castello diventerà una delle principali attrattive della città.