Cosa vedere a Toirano?

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Alla domanda “Cosa vedere a Toirano” la risposta più immediata sono ovviamente le grotte. In realtà, questo caratteristico borgo nel savonese, ha anche altri aspetti molto interessanti.

Avere la fortuna di aggirarsi al mattino presto, senza altre presenze, è come usufruire della macchina del tempo. La sua struttura tipicamente medioevale, con la via centrale da cui si diramano stretti vicoletti, chiaramente edificati in tal modo per meglio difendere il paese con pochi armigeri, sono motivo di stimolare i sensi e l’attenzione.

Dai piccoli carruggi, nella giusta stagione, si percepisce l’odore intenso del mosto, frutto di una lavorazione antica e familiare che sta scomparendo. Se il ricordi d’infanzia non mi tradiscono, una delle eccellenze vinicole di Toirano era il passito di moscato. Strano vitigno per queste zone, ma a memoria, ricordo che era una prelibatezza delle grandi feste e da un sapore delicato e dolcissimo che nulla aveva da invidiare (anzi) al classico passito delle regioni a produzione industriale.

So per certo che ancora viene prodotto il vino moscato, ma non posso essere sicuro che la vite sia ancora quella tramandata da secoli. Di certo e, grazie alle stupende grotte che attraggono folle di visitatori durante l’anno, nel piccolo paese sono sorti diversi locali caratteristici che vogliono proporre piatti legati al territorio. Prelibatezze difficilmente reperibili in altri luoghi. Anche perché orgogliosi dei sapori autoctoni da valorizzare e far conoscere.

Cosa vedere a Toirano: un comune tutto da scoprire!

La sua posizione geografica poi, consente a chi sceglie come meta per le ferie estive, anche la possibilità di arrivare facilmente al mare (appena tre chilometri di distanza) senza dover sopportare la calca rumorosa e stressante delle abitazioni costiere. Anzi, nelle giornate poco adatte alla tintarella, si presentano molteplici alternative, in passeggiate o escursioni (anche in auto) verso l’entroterra, dove si sale sin oltre gli 800 metri e il paesaggio cambia totalmente..

Proprio aggirandosi per il centro storico di Toirano, è possibile imbattersi in una tanto inaspettata quanto preziosa attrattiva. Si parla infatti, del Museo Etnografico della Val Varatella.

Questa struttura, allestita nel Palazzo dei conti D’Aste. Al suo interno sono presenti ben 18 sezioni con migliaia di oggetti e manufatti legati alle antiche attività praticate nella zona. Il museo, inaugurato nel 1997, è un appuntamento imperdibile per chiunque visiti Toirano.

Qui è possibile trovare strumenti legati all’agricoltura e all’artigianato del ponente ligure, ma anche oggetti del quotidiano risalenti al periodo che va dal XIV al XVIII secolo. Di fatto, questo museo permette di rivivere la storia della comunità dell’entroterra ligure.

Il santuario e l’abbazia

Nell’ambito del territorio comunale poi, non mancano alcune location di carattere architettonico-religioso di notevole interesse. Per esempio, il santuario rupestre di Santa Lucia, situato nell’omonima grotta, rappresenta al meglio l’unione tra la terra e la spiritualità.

La struttura, realizzata in epoca medioevale, è teatro ogni anno di una suggestiva processione che si tiene il 13 dicembre.

Un altro luogo di culto strettamente legato al territorio è l’Abbazia di San Pietro in Varatella. Questa, realizzata nel VIII secolo, risulta un centro religioso di vitale importanza per Toirano e per l’area circostante. Questa edificazione strategica, era punto d’incontro tra i mercanti del litorale, che portavano tra le altre cose acquistate in luoghi lontani con le navi a vela (e trasportate fino all’abbazia a dorso di mulo) olio e sale, quali prodotti locali e ricevevano in cambio la farina proveniente dal vicino Piemonte. Chiaramente i frati traevano beneficio, probabilmente facendo da intermediari o ricevendo prebende dai viaggiatori.

Anch’essa è protagonista di un particolare evento, ovvero il pellegrinaggio della comunità della vallata annuale, che si tiene ogni primo maggio.

Le grotte

Ovviamente, la principale attrattiva sono le Grotte di Toirano, famose non solo a livello nazionale ma anche in ambito europeo.

Il complesso carsico situato a poca distanza dal centro del paese, presenta sia la già citata grotta di Santa Lucia che quella definita grotta della Bàsura (“strega” in italiano). Quest’ultima, è rinomata per la sua bellezza, vista la massiccia presenza di stalattiti e stalagmiti. Un tempo si conosceva solo la seconda e fu aperta al pubblico, dopo essere stata messa in sicurezza, nel 1953. Il percorso doveva essere fatto con un ritorno sui propri passi.

Nel decennio successivo furono scoperte quelle dette “Grotte di Santa Lucia” per la piccola chiesetta adiacente dedicata alla Santa. Grazie agli studi effettuati, si scoprì (oltre alle meraviglie già presenti) che in un punto le due grotte erano davvero vicine. Si creò pertanto un tunnel che le collegò e questo diede origine ad un percorso a senso unico. circa 1.300 metri di cammino che lasceranno per sempre emozioni indescrivibili nella mente del visitatore.

grotte di toirano

Al suo interno, sono stati rinvenuti numerosi reperti di valore inestimabile. Sono visibili infatti di resti di orso delle caverne, ossa ammucchiate forse dalle piene che l’acqua presente, spostava nel suo scorrere naturale. Oltre ad alcuni evidenti segni di uomini preistorici, come le immagini inflazionate delle orme impresse nell’argilla e pietrificate dal tempo. O come le strane palline di argilla appiccicate ad una parete (forse un gioco di bambini o forse opera di un rituale) risalenti al Paleolitico superiore. Non è tutto: molto resta da scoprire aggirandosi in questo territorio e tra le viuzze, ma lo lasciamo a voi, alla vostra curiosità. Un anello al muro? Una strana edificazione?

La gente del posto sarà felice di darvi la dovuta spiegazione, perché il vecchio tuiranin è orgoglioso del suo passato e dei suoi concittadini che, nell’ottocento e novecento, erano sicuramente più eruditi (notai, letterati, storici, scrittori, ) degli abitanti di paesi vicini.

Ottobre 24, 2020
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