Arroccato sulle pendici del monte Sant’Elena, ad una altitudine di 110 metri sul livello del mare, gode di una posizione che, seppur un paese di poche anime, gli consentì nei tempi delle scorribande dei malvagi saraceni, di offrire protezione ai suoi abitanti.
L’accesso al mare era costituito da strette stradine difendibili da una posizione strategica e quindi poco appetibile per i sanguinari che prediligevano vittime più facili da ghermire e portare in prigionia come schiavi.
I primi insediamenti evidenti risalgono all’epoca neolitica e già ai tempi dei romani si faceva cenno a questa antica stirpe di Liguri.
Il nome Bergeggi è attribuito da alcuni alla derivazione di Berg che in tedesco è tradotto scoglio. Tale teoria si può avallare con la presenza dell’isola, uno scoglio appunto, di cui abbiamo realizzato un apposito articolo.
Da parte nostra siamo più propensi a credere nella radice più nostrana, dove “bergo” nell’antico ligure è inteso come monte e da qui bergensis.
Attualmente la cittadina conta circa 1.100 abitanti su un territorio di 3,68 chilometri quadri. Le sue abitazioni, a parte l’antico insediamento, non sono raggruppate, ma si estendono lungo le principali strade che, dalla riva, salgono le pendici del monte.
Una spiaggia in certi punti ampia, con sabbia di grana piccola e chiara. Fondali che a una certa distanza, mostrano praterie incredibili di posidonia; falesie con piccole grotte a cui si accede dal mare, fanno di questo angolo, un luogo curioso e da scoprire. La sua posizione la protegge dai venti freddi del nord e, viceversa, il sole la scalda dall’alba al tramonto.
Nei suoi eventi dobbiamo purtroppo ricordare un paio di tragedie che ne segnarono la storia.
L’esplosione casuale di un deposito di munizioni, avvenuto nel forte sovrastante il paese, sul monte Sant’Elena. Era una notte nell’ottobre del 1921, quando un tremendo boato distrusse l’edificio di cui restano alcune testimonianze e fece ben 25 vittime, oltre a causare rovinosi danni a tutte le abitazioni della zona.
L’altro episodio risalente al 1917 fu l’affondamento, da parte di un sottomarino tedesco, del piroscafo inglese Transylvania. Ben 414 furono i morti e il relitto giace a 630 metri di profondità, quindi non accessibile per chi si diletta con le immersioni, ma c’è molto altro da vedere per gli amanti dello snorkeling…
Oggi la cittadina vive di turismo, grazie al litorale e alle tante attività sportive che consentono di poter godere del clima mite, sia in relax sull’arenile, sia sfruttando tutte le potenzialità che le classiche coste liguri riescono a proporre ai suoi villeggianti stagionali o occasionali.
Anche Bergeggi, cittadina rivierasca dalle modeste dimensioni, può vantare un posto nell’antico libro “L’eroica epoca della vela” di Gio. Bono Ferrari e di tale narrazione vi riportiamo il testo integro. La cittadina di Bergeggi Ecco la piccola e marinara Bergeggi che gli antichi, ammaestrati dalle continue scorrerie dei pirati saraceni, avevano costruito in alto, in […]
Quando si parla di Bergeggi e di cosa vedere all’interno del suo territorio, o nelle immediate vicinanze, non vi è che l’imbarazzo della scelta. Nonostante si tratti di un centro urbano alquanto piccolo, con poco più di un migliaio di abitanti, possiamo considerarlo una tra le mete turistiche più interessanti dell’intera provincia. Se le spiagge […]
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