Albenga, per abitanti, è il secondo comune della provincia di Savona. Grazie ai circa 63.000 abitanti che vivono nell’area urbana (che include anche diverse frazioni), questa cittadina è uno dei pochi centri costieri della zona con un’economia che non è basata sul turismo.
Nonostante ciò, fino al XVII secolo, l’economia ingauna si basava principalmente sul commercio marittimo.
Al giorno d’oggi all’ampio spazio a disposizione sulla piana d’Albenga, che nel complesso copre una superficie di circa 45 chilometri quadrati, è divenuto il principale punto di riferimento per l’agricoltura in provincia.
Questa vasta area di origine alluvionale, è costituita dai sedimenti portati nel corso dei millenni dai torrenti Arroscia, Neva e Pennavaira.
La piana d’Albenga e l’agricoltura
Le coltivazioni di asparagi, zucche, pomodori, piante aromatiche carciofi infatti, sono estremamente diffuse nella piana. Proprio la varietà di carciofi Cynara scolymus (noti più comunemente come i carciofi spinosi di Albenga) sono una delle principali produzioni della zona.
Attorno alla zona prettamente agricola però, nel corso degli ultimi decenni si è sviluppata una serie di attività industriali più o meno connesse con le varie coltivazioni della zona.
Situato presso la foce del fiume Centa, la città era originariamente chiamata Albium Ingaunum, un chiaro riferimento agli Ingauni (popolazione ligure che un tempo occupava la zona).
Durante la storia, Albenga è stato un agglomerato urbano importante sia per l’Impero Romano che per i Cartaginesi (di cui è stata alleata durante la seconda guerra punica).
Nel V secolo la città subì l’attacco e l’invasione dei Goti che danneggiarono notevolmente il centro la città conquistandola. Dopo l’anno 1000, Albenga è stata uno dei primi liberi Comuni marinari, partecipando attivamente sia alla prima Crociata che a diverse battaglie marinare per il controllo del mar Tirreno.
Nel 1251 la cittadina passò sotto il dominio della Repubblica di Genova per poi, nel secolo successivo, passare sotto diretto controllo della potente famiglia dei Del Carretto e del Marchesato di Finale. Nel 1300 Albenga è stata controllata prima dalla famiglia dei Visconti e poi dai francesi, per poi divenire nuovamente territorio di Genova nel secolo successivo.
Dopo essere caduta nelle mani di Napoleone Bonaparte, la città è stata parte del Regno di Sardegna e poi del Regno d’Italia. A partire dal 1927, Albenga fa parte della provincia di Savona.
Il centro storico di Albenga è considerato uno dei più suggestivi di tutto il ponente ligure. Esso infatti, mantiene gran parte delle mura, dei palazzi e persino delle torri medievali. Nonostante negli ultimi decenni questa zona, soprattutto nelle ore serali, non sia particolarmente rinomata sul piano della sicurezza, rimane una delle principali attrattive della città.
Un discorso a parte merita la Cattedrale di Albenga, dedicata a san Michele Arcangelo e situata nel centro della città. L’importanza di tale edificio è tale che, nel parco di divertimento Italia in miniatura, si può trovare una riproduzione della stessa.
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