La Torre Leon Pancaldo, simbolo di Savona

Torre Leon Pancaldo

La Torre Leon Pancaldo è un edificio che figura tra le tante cose da vedere a Savona. Per  il capoluogo di provincia infatti, questa antica costruzione rappresenta un vero e proprio simbolo. Ma di cosa si tratta e a cosa deve il suo nome?

In questo articolo esamineremo da vicino l’edificio, descrivendone la lunga storia che l’accompagna così come la leggendaria figura che ha ispirato il suo attuale nome.

Conosciuta più semplicemente come Torretta, si tratta di una fortificazione medievale posizionata in prossimità del porto, più precisamente all’ingresso di Via Paleocapa.

Va innanzi tutto chiarito di cosa stiamo parlando. L’edificio in questione è costituito da una pianta quadrata che misura all’incirca sei metri per lato. L’altezza complessiva invece, risulta di circa 23 metri. L’ingresso dell’edificio è posizionato nel lato a nord-ovest mentre sulla sommità dello stesso è presenta una caratteristica merlatura.

Torre Leon Pancaldo, le origini

Anticamente chiamata anche Torre della Quarda, l’edificio viene citato per la prima volta in un documento del 1392. La Torre Leon Pancaldo, all’epoca faceva parte della cinta muraria che proteggeva la città di Savona da possibili invasioni esterne e, in tal senso, essa era posizionata proprio a protezione della porta della Quarda nonché del porto.

Sfortunatamente la torre, così come il resto della cinta muraria, non riuscirono a proteggere Savona da Genova nel 1527. I genovesi, pur avendo distrutti praticamente tutta la cinta muraria, risparmiarono questa costruzione.

Nel corso dei decenni seguenti, la costruzione è stata soggetto di diverse modifiche. Lo stesso ingresso originario, una volta probabilmente aperto e coperto da una volta a botte, è stato murato e sostituito con quello attuale. Inoltre, l’interno della struttura, è stato suddiviso in diversi piani.

Leon Pancaldo, l’esploratore

La torre, così come la piazza adiacente, è oggi conosciuta con il nome dell’esploratore savonese Leon Pancaldo. Di chi si tratta e perché questa figura è così importante per la città ligure?

Leon Pancaldo nacque proprio in questa città nel 1482, figlio di Battistina de Reposano e Manfrino Pancaldo, un tessitore. Dopo aver preso parte a diversi viaggi per conto del padre nel mar Mediterraneo, Leon si dimostro un abile navigatore nonché cartografo.

Nel 1519, in seguito alla morte di entrambi i genitori, Leon decise di imbarcarsi con il capitano portoghese Ferdinando Magellano che stava organizzando una spedizione per raggiungere le Indie. Arruolato dunque sulla nave Trinidad come marinaio semplice, Pancaldo cominciò un’avventura indimenticabile destinata a segnare la storia dell’umanità.

La spedizione di Magellano salpò il 10 agosto 1519 con 5 navi e 262 uomini. Leon però, non fu l’unico savonese coinvolto nell’impresa: anche Francesco Piola, Giovanni Gravallo, Martino de Giudici e Agostino Bona parteciparono alla spedizione.

Dopo innumerevoli peripezie, Leon Pancaldo giunse nelle Molucche dove fu fatto prigioniero per poi essere trasferito in India. Stremato ma miracolosamente vivo, l’esploratore fece in fine ritorno (nel 1527) a Savona. Negli anni seguenti, sino alla sua scomparsa a 58 anni avvenuta a La Plata, continuò comunque a navigare tra il vecchio continente e il continente americano.

Luglio 25, 2019
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